Patente
Sconsiglio vivamente di guidare in giappone ma se qualcuno volesse, ecco le informazioni che vi servono.
Patente:
I possessori di patente italiana possono condurre in Giappone autoveicoli delle categorie per le quali sono abilitati da tale documento – ad esclusione degli autoveicoli adibiti a trasporto passeggeri o ad uso commerciale, degli autoveicoli trainanti automezzi adibiti a trasporto passeggeri o quelli adibiti al servizio di “driver substitute” – muniti di patente italiana e di una traduzione ufficiale della stessa in lingua giapponese, senza pertanto obbligo di conversione, per il periodo massimo di un anno a partire dalla data di ingresso nel Paese.
La traduzione ufficiale del documento di guida potrà essere rilasciata da Japan Automobile Federation (JAF). In base ad un Accordo Internazionale bilaterale tra Italia e Giappone è possibile effettuare la conversione della patente italiana di categoria B senza esami dopo aver trasferito la propria residenza in Giappone.
Coloro che detengono una patente italiana di categoria superiore alla B (in Giappone “ordinaria”) dovranno comunque sostenere un esame locale sia pratico che teorico. Coloro che intendono guidare una motocicletta, lo potranno fare senza sostenere alcun esame previa richiesta, al momento della conversione, di inserire nella patente ordinaria anche la guida di motocicli.
Dal 1/10/2008 non è, infatti, più necessario sostenere la prova pratica di guida per ottenere la conversione della patente italiana – che abilita alla guida di motoveicoli di cilindrata superiore ai 400 cc – nella corrispettiva patente di guida giapponese.
I possessori della patente summenzionata, convertita prima del 1.10.2008 senza sostenere l’esame pratico di guida e di conseguenza attualmente in possesso di una patente giapponese avente come limitazione la guida di motoveicoli di cilindrata massima fino a 400cc, possono seguire due distinte procedure per ottenere una patente giapponese priva di limitazioni.
1) Presentarsi alla stazione di polizia competente territorialmente che provvederà ad effettuare un “accertamento/esame” alla guida.
2) Chiedere l’annullamento della patente (consigliato per la sua semplicità). La documentazione da produrre per seguire questa procedura ed ottenere ovviamente una nuova patente va richiesta alla motorizzazione giapponese competente territorialmente. (Driver’s Licence Testing and Issuing Center).
Assicurazione auto:
Non viene accettata nessuna assicurazione estera. Al suo arrivo in Giappone il visitatore deve stipulare un’assicurazione a breve termine (“Jibaiseki Hoken”) ed è ugualmente prudente sottoscrivere un’assicurazione facoltativa (“Ninni Hoken”) che copra eventuali rimborsi superiori ai massimali stabiliti. Veicoli importati temporaneamente con documento doganale
I Carnet di passaggio in dogana FIA sono riconosciuti in Giappone. JAF, la Federazione Automobilistica Giapponese, li garantisce presso le autorità doganali
- Norme di guida Circolazione a sinistra. L’autostop non è consentito
- Equipaggiamento obbligatori
- Cinture di sicurezza: uso obbligatorio per i sedili anteriori dell’autovettura. Il seggiolino e i sistemi di ritenuta per bambini sono obbligatori fino ai sei anni.
- Casco di protezione per motociclisti: obbligatorio per conducente e passeggero.
- Triangolo: obbligatorio in caso di guasto in autostrada, non sulle altre strade. Le norme giapponesi precisano che il triangolo deve avere ogni lato di 50 cm e deve essere di colore rosso e catarifrangente. Di notte è obbligatorio accendere i lampeggiatori d’emergenza.
- Anabbaglianti: È obbligatorio accenderli di notte.
- tasso alcolemico nel sangue: Il limite consentito è di 0,3 g per litro di sangue/di 0,15 mg per litro d’aria espirata.
- Guida in stato di ebbrezza: è considerata un reato. Il conducente sospettato di non essere sobrio, qualora dovesse risultare positivo dopo gli accertamenti, è passibile di un’ammenda elevata e, nella maggior parte dei casi, di una pena detentiva